Primitivus manduriensis, il fossile della lucertola ‘pugliese’ perfettamente conservato


Un fossile di una grande lucertola marina vecchio settanta milioni di anni è stata ritrovato a Nardò in provincia di Lecce. Grazie a questo ritrovamento i ricercatori italiani hanno potuto studiare un esemplare conservato in perfette condizioni, con squame, tessuti molli e addirittura il contenuto dello stomaco.

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Uno straordinario fossile di un dinosauro marino vecchio 70 milioni di anni è stato ritrovato a Nardò, provincia di Lecce, nel tavoliere della Puglia. Sembra incredibile, ma nel nostro paese non ci sono solo resti di antiche civiltà, come templi greci, acquedotti romani o tombe etrusche, ma sopratutto nella penisola pugliese, non sono nuovi ritrovamenti fossili di grandi rettili del passato.

Il ritrovamento. Un gruppo di ricercatori, guidato da Ilaria Paparella, Alessandro Palci , Umberto Nicosia , Michael W. Caldwell dell’università Sapienza di Roma, hanno descritto in uno studio per la Royal Society Open Science l’incredibile ritrovamento. 

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La lucertola dal nome Primitivus manduriensis, in onore al vino salentino tipico delle zone di origine del rettile, è stata trovata incastonata dentro una lamina calcarea che ne ha perfettamente conservato i resti, squame e tessuti molli compresi. Gli studiosi così sono riusciti non solo a ricostruirne la morfologia e datazione, ma addirittura l’ultimo pasto, ritrovando una lisca di pesce all’interno del suo stomaco.

Primitivus manduriensis. La lucertola, appartenente ai Dolicosauridi, possedeva le fattezze all’incirca di un moderno varano, cugino dei giganteschi Mosasauri, re incotrastati dei mari del Creataceo e probabilmente, secondo l’opinione alcuni ricercatori, antenato dei moderni serpenti. Con un corpo lungo fino ad un metro, possedevano un collo particolarmente allungato, zampe corte, una coda piatta e un muso appuntito che ne facilitavano la mobilità in acqua rendendoli voraci e veloci predatori marini come dimostrato dalle interiora di questo esemplare.

La ricerca. Lo studio del fossile ha permesso di riscrivere la storia di questi rettili del passato. Fino ad oggi infatti si credeva che avessero solcato i mari “solo” fino a 85 milioni di anni fa per poi soccombere a una serie di stravolgimenti climatici che ne decimarono le prede. I ricercatori tramite analisi spettroscopiche e ultra violette sono riusciti a post datare la scomparsa di questi lucertoloni acquatici a 70 milioni di anni fa. In fine lo studio del bacino e delle ossa pelviche ci racconta che le antiche lucertole non erano solo delle nuotatrici come si era fin ora ipotizzato, ma possedevano la capacità di muoversi su terra ferma.

 

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