Il Brasile meridionale è sott’acqua


Tempeste e piogge torrenziali hanno colpito il Brasile meridionale a partire dalla fine di aprile 2024, causando inondazioni mortali e distruttive che si sono protratte per gran parte di maggio. Verso la fine del mese, parti dello stato di Rio Grande do Sul sono rimaste sott’acqua e la portata dei danni è diventata sempre più evidente.

Le mappe dell’estensione delle acque sono un modo per valutare un evento alluvionale. Ma anche le informazioni sulla profondità dell’acqua sono utili, in quanto possono aiutare le operazioni di salvataggio e di soccorso, informare le decisioni sulla chiusura delle strade e sull’accessibilità e contribuire alle analisi dei danni e del rischio di alluvione.

Questa mappa mostra le stime della profondità delle inondazioni nelle aree a ovest di Porto Alegre, la capitale dello Stato, il 6 maggio 2024. Le aree blu più scure sono quelle in cui l’acqua alluvionale quel giorno era profonda almeno 5 metri. Ma gran parte della pianura alluvionale inondata è di colore blu chiaro, il che equivale a profondità comprese tra 0,1 e 1 metro (4 e 40 pollici).

Si tratta comunque di un danno significativo in termini di abitazioni e mezzi di sostentamento delle persone”, ha dichiarato Dinuke Munasinghe, ricercatore presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA e membro del team scientifico del progetto OPERA (Observational Products for End-Users from Remote Sensing Analysis). Secondo le stime della FEMA, anche un pollice di acqua alluvionale può tradursi in decine di migliaia di dollari di danni alle abitazioni.

Le stime per la mappa provengono dal Floodwater Depth Estimation Tool (FwDET). Queste stime hanno fornito informazioni fondamentali per eventi passati, come l’alluvione diffusa che ha colpito il Michigan centrale nel 2020. Sono state utilizzate anche a livello operativo durante le passate stagioni degli uragani. Lo strumento si basa su dati di estensione delle inondazioni e sulla topografia del terreno per modellare la profondità delle acque di piena.

I dati sull’estensione delle piene per questa mappa provengono dal prodotto OPERA Dynamic Surface Water Extent from Harmonized Landsat Sentinel-2 (OPERA DSWx-HLS), mentre i dati sulla topografia del terreno provengono dalla Shuttle Radar Topography Mission (SRTM).

Le mappe delle acque alluvionali per questo evento sono state rese disponibili sul portale di cartografia ad accesso libero dell’area di programma Earth Applied Sciences Disasters della NASA, che è stata attivata per supportare i partner che hanno risposto all’evento.

Fonte

Lascia un commento