Curiosity scopre e studia una roccia “insolita”


 

“Non si sa mai cosa aspettarsi su Marte,” dichiara Roger Wiens, principal investigator responsabile dello strumento ChemCam a bordo di Curiosity.

 

Si avvicina il terzo anniversario dell’atterraggio su Marte di Curiosity, e il rover ha proprio in questi giorni scoperto qualcosa di insolito: una roccia caratterizzata dalla presenza insolitamente alta di silice, un componente delle formazioni rocciose che contiene silicio e ossigeno, comunemente presente sulla Terra sotto forma di quarzo. L’area si trova alla base di una zona che il rover ha studiato vicino all’area nota come “Marias Pass” sul Monte Sharp.

 

Alti livelli di silice potrebbero indicare condizioni ideali per la conservazione di materiale organico antico, ammesso che sia presente, e quindi il team scientifico della missione vuole ora concentrarsi su questa nuova scoperta: “Non si sa mai cosa aspettarsi su Marte,” dichiara Roger Wiens, principal investigator responsabile dello strumento ChemCam a bordo di Curiosity. L’area di studio “è così interessante da tornarci e indagare.”

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