Prospezione orbitale


La combinazione di informazioni morfologiche e topografiche provenienti da immagini stereoscopiche e di dati compositivi provenienti dalla spettroscopia nel vicino infrarosso si è rivelata un potente strumento per la comprensione della geologia di Marte.

A partire dallo strumento OMEGA sull’orbiter Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea nel 2003, la superficie di Marte è stata esaminata alle lunghezze d’onda del vicino infrarosso da spettrometri per immagini in grado di rilevare minerali specifici e di mappare la loro estensione spaziale. Lo strumento CRISM (Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars) è uno spettrometro di immagini nel visibile/vicino infrarosso e la fotocamera HiRISE lavora insieme ad esso per documentare l’aspetto dei depositi minerali rilevati da una prospezione orbitale.

Mawrth Vallis è una delle regioni di Marte che ha attirato molta attenzione per la natura e la diversità dei minerali identificati da questi spettrometri. Si tratta di un ampio e antico canale di deflusso al margine degli altopiani meridionali e dei bassipiani settentrionali. Entrambi gli strumenti OMEGA e CRISM hanno rilevato minerali argillosi che devono essersi depositati in un ambiente ricco di acqua, probabilmente più di 4 miliardi di anni fa. Per questo motivo, Mawrth Vallis è uno dei due siti candidati all’atterraggio per la futura missione Mars Express Rover pianificata dall’Agenzia Spaziale Europea.

Questa immagine è stata mirata su un punto in cui lo strumento CRISM ha rilevato un minerale specifico chiamato alunite, KAl3(SO4)2(OH)6. L’alunite è un solfato idrato di alluminio e potassio, un minerale notevole perché deve essersi depositato in un ambiente acido umido, ricco di acido solforico. L’ immagine mostra che il deposito è luminoso e colorato, e ampiamente fratturato. La larghezza dell’inquadratura è di 1,2 chilometri.

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