Straordinaria Immagine ad Infrarossi della Galassia M94 Svela i Segreti dei Suoi Anelli


Quanti anelli riuscite a vedere in questa nuova immagine della galassia a spirale Messier 94 (NGC 4736), vista dagli occhi infrarossi dello Spitzer Space Telescope? A prima vista potrebbero sembrare moltissimi, ma secondo gli astronomi, c’è uno solo! Storicamente, la galassia Messier 94 è diventata famosa per i suoi due anelli: uno brillantissimo, compatto, che circonda il nucleo galattico, ed un più pallido, largo, che circonda il disco principale. Recentemente però, gli astronomi hanno scoperto che il disco esterno, visto qui in blu profondo, potrebbe essere soltanto un’illusione ottica!

Il loro studio del 2009, insieme alle nuove osservazioni dello Spitzer Space Telescope, i dati ultravioletti da GALEX, le indagini infrarosse del Two Micron All Sky Survey e visibili del Sloan Digital Sky Survey, hanno portato a creare un quadro estremamente dettagliato della struttura della galassia M94, svelando come abbia due braccia separate che, dalla nostra prospettiva, possono darci l’illusione di un singolo anello non interrotto.

L’anello centrale tuttavia è assolutamente reale. Quest’aria è spesso identificata come “anello starburst” perché c’è una formazione stellare frenetica confinata ad una sola precisa area. Le regioni di starburst come questa possono spesso essere causate da incontri ravvicinati con altre galassie, ma in questo caso, la causa è la forma ovale della galassia.

In mezzo tra l’anello starburst interno, e le braccia esterne, troviamo il disco principale della galassia, pieno di filamenti di polvere e archi di giovani stelle. Messier 94 si trova a 17 milioni di anni luce, che in termini cosmici è relativamente poco, ed è quindi anche un ottimo target per studi simili. Fu scoperta nel lontano 1781 dall’assistente di Charles Messier, Pierre Méchain, che due giorni dopo l’ha inserita nel famoso catalogo del suo supervisore.

La luce infrarossa alle lunghezze d’onda di 3.6 e 4.5 micron sono viste qui in blu/ciano, mostrando principalmente la luce delle stelle. Ad 8 micron c’è la luce verde, e a 24 la luce rossa, che corrispondono ai componenti più freddi e più caldi delle galassie stesse, come polvere e gas che interagiscono con le stelle.